Originalità ma anche appartenenza alla propria identità culturale sono le componenti basiche da cui nasce la produzione di Officina degli Infusi

Una giovane e attivissima azienda quella di Officia degli Infusi che in pochi anni ha inserito nelle cantine di locali e ristoranti due liquori davvero eccellenti: un gin e un amaro.
Officina degli Infusi è una creazione del vibonese Salvatore Iannello, un barman con una forte passione per tutto ciò che sa di botanica, radici, erbe e infusi.
La società oggi è gestita insieme ad un altro socio, è cresciuta e il suo nome è legato ai sempre più noti distillati.
Dopo una formazione nel campo botanico, infatti, Iannello si dedica a ricerche ed esperimenti vari che lo portano a mettere su due ricette che danno vita al Ginberg e successivamente all’Amaro Monteleone 1890.
In poco tempo, Officina degli Infusi è riuscita a piazzare sul mercato le sue creature che, per la particolarità del loro gusto, sin da subito si sono distinte dai soliti distillati.
Il gin presenta elementi così fuori dal comune, che il suo debutto avvenuto nel 2020, anno funesto per l’umanità, non è stato scalfito. Il Ginberg, infatti, non ha avuto alcuna difficoltà a farsi notare.
Anzi, addirittura, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento a livello mondiale. 

Il Gin

Appena due mesi dopo l’uscita in produzione, il GINBERG  viene presentato al Premio internazionale “The Gin Guide Awards 2020”, vincendo il primo premio su 100 gin di 30 paesi di tutto il mondo.
In poche parole: un debutto con il botto quello del Ginberg!
Un distillato la cui botanica è costituita prevalentemente da gin, bergamotto e infusi vari di erbe.
In questo gin il legame identitario con la Calabria è forte, data appunto dalla presenza del bergamotto. A dare un tocco di originalità – ci spiega Iannello – è la procedura con cui è stato realizzato, grazie alla quale è venuto fuori “un liquore per veri amanti dei distillati di alta qualità”.

L’Amaro

Stessa cosa viene ribadita per la successiva creatura di Iannello: l’Amaro Monteleone 1890.
“Un amaro amaro”, come ci tiene a evidenziare il giovane imprenditore, e che in realtà dicono in tanti. Il motivo è dato dal fatto che è realizzato con una percentuale bassa di zuccheri.
Per le erbe e gli infusi che contiene, anche nell’amaro è ben evidente un attaccamento alle proprie radici, sia calabresi, visto il retrogusto a base di liquirizia che lo distingue, sia per la storia che ha ispirato la sua realizzazione.

Il nome scelto per l’amaro, infatti, non è stato dato per caso.
Monteleone richiama l’antico nome di Vibo Valentia, mentre l’anno “1890” si riferisce al periodo in cui in città – ci racconta Iannello – imperversava una brutta influenza. Per alleviare i sintomi, un cittadino monteleonese inventa una ricetta di infusi di erbe officinali, che si rivelerà così efficace da riuscire a curare il resto della popolazione. 

L’antica ricetta è stata recuperata da Salvatore Iannello che – come spiega – l’ha rielaborata ovviamente adattandola per la realizzazione di quello che oggi è l’amaro “Monteleone 1890”. 

Ma dove trovare questi due distillati prodotti da Officina degli Infusi?

Avendo voluto Iannello puntare su liquori di alta qualità, quindi di pregio, Ginberg e l’Amaro Monteleone 1890 non sono da scaffali di supermercato. Possono essere acquistati nello shop online di Officina degli infusi.
Oppure direttamente nello specifico store, una vetrina fisica tutta loro, che tra breve sarà inaugurato su Corso Umberto I n. 97 a Vibo Valentia. I due liquori possono essere richiesti inoltre in molti locali e ristoranti della città e della Calabria, e anche in alcune zone d’Italia.
Trattandosi di prodotti di pregio, il Ginberg e Amaro Monteleone 1890 meritano di arrivare al palato dei buoni intenditori di tutto il mondo. Così come si auspica per gli altri nuovi distillati, che il titolare di Officina degli Infusi ha già in mente di produrre.

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