Come equilibrare i banner pubblicitari con i testi scritti in ottica Seo per non fare penalizzare il sito web dal motore di ricerca?


In molti sicuramente si chiederanno quanto è utile, in termini di entrate, l’Advertising, ovvero la pubblicità. Parlare di Ads (abbreviazione di advertising appunto), vuol dire parlare di banner pubblicitari che vediamo posizionati nelle varie pagine dei siti web.
Sono utili per un ritorno di tipo promozionale per chi compra quegli spazi e di tipo economico per chi li vende, gestori dei siti.
Ma occhio! Se da un lato non tutti i siti web hanno le condizioni giuste per vendere spazi pubblicitari, dall’altro chi ha un sito web deve stare molto attento a come gestisce la pubblicità per non essere penalizzato.
Questo perché l’advertising sul web è legato all’intensità del traffico, il numero di visitatori unici per intenderci. Per essere efficaci, i banner devono raggiungere molti utenti, quindi devono essere in grado di catturare l’attenzione. Cosa non facile. Dall’altro lato però, fare pubblicità sul proprio sito richiede una certa attenzione. Ma andiamo per ordine.

Lo scopo della pubblicità

Come già detto, l’obiettivo principale di chi si occupa dei contenuti web (testi scritti e immagini) che utilizza la pubblicità, è quello di fare ricavi (revenue).
I ricavi sono direttamente proporzionali alla quantità di traffico sui siti web: maggiore sarà il traffico dei visitatori, altrettanto maggiore sarà la quantità di utenti che la pubblicità riuscirà a raggiungere e a coinvolgere. I parametri di misura utilizzati sono tanti e vari.
Ci sono strumenti che individuano anche il tipo di utente raggiunto e la sua localizzazione, per esempio. Ed è in questo contesto che entra in scena il motore di ricerca che, attraverso altri parametri di misura, valuta e premia o penalizza il sito web. Vediamo come.

Il rapporto tra SEO e ADS

Chi ha un blog o un sito che diffonde contenuti scritti di vario tipo, sa bene che per portarlo avanti e farlo crescere richiede molto impegno e lavoro. Motivo per cui, qualsiasi publisher che riceve molti visitatori dal motore di ricerca, è molto interessato a monetizzare attraverso il traffico che riceve. Tuttavia, sa bene che deve stare molto attento a fare in modo che quel guadagno non penalizzi il sito dal punto di vista SEO (Ottimizzazione dei motori di ricerca).
Seguire le regole SEO è fondamentale per non compromettere i risultati futuri del sito con una diminuzione di visitatori. Pertanto, la SEO e la pubblicità sono da considerarsi due facce della stessa medaglia. 


Seo e ADS: possono convivere?

Detto ciò, in molti si chiederanno quanti rischi ci sono nell’inserire banner pubblicitari nel proprio sito evitando penalizzazioni da parte del motore di ricerca.
La risposta corretta è: dipende dall’uso che se ne fa dei banner.
Infatti, una delle cose a cui prestare attenzione è il fatto che gli utenti percepiscono la pubblicità come un elemento di disturbo. Fattore di non poco conto per il publisher che vede nel banner uno strumento necessario per impedire la fruibilità dei suoi contenuti (dietro cui c’è una professione, un lavoro svolto) in modo del tutto gratuito. Come fare allora?

Occhio a non farsi penalizzare dal motore di ricerca!

Il lavoro su un sito web va fatto con un certo equilibrio e molta attenzione. Il tutto per rendere agevole e tranquilla la visita dell’utente il quale non deve essere portato a superare la sua soglia di tollerabilità.
L’unico modo quindi di monetizzare con i banner, è quello di non renderli invasivi all’utente, che potrebbe fuggire via e farci così penalizzare dal motore di ricerca. Mai sottovalutare il motore di ricerca (il più gettonato Google).
Google, per esempio, impone dei requisiti tecnici ai publisher, un esempio velocità e performance. Anche se ciò che analizza per prima cosa è il comportamento dell’utente.
Valuta per esempio, i tanti click su una pagina, e soprattutto il tempo di permanenza dopo averci cliccato. Se un utente entra ed esce in pochi secondi da una pagina, il motore di ricerca percepisce questo comportamento come negativo, dovuto a una scarsa qualità dei contenuti.
Pertanto il sito, secondo il motore di ricerca, va penalizzato nella Serp.

Le ADS in linea con l’ottimizzazione SEO

Alla luce di quanto detto fin qui, è chiaro che un blog o un sito web per essere ottimizzato bene, attraverso una corretta SEO, deve fornire contenuti di qualità e facilmente comprensibili dal motore di ricerca e dagli utenti. Allo stesso tempo deve anche essere ottimizzato dal punto di vista della velocità delle pagine e della loro interfaccia.
In poche parole, non deve avere elementi di discontinuità o di confusione né a causa dei contenuti né a causa dei banner pubblicitari, che non devono essere invasivi da far scappare via l’utente.

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