Storia e successi di un’attività imprenditoriale calabrese, che indica il punto da cui ricominciare per creare uno sviluppo economico 

 

In un territorio come quello della Calabria, in perenne attesa di organizzare un sistema di sviluppo basato su una forza industriale sinergica, non è affatto facile riuscire a fondare un’azienda, portarla avanti e farla crescere negli anni. Eppure c’è chi ci è riuscito.
Esistono infatti aziende che hanno saputo cavalcare la cresta dell’onda, cogliere opportunità e tenere ferme le redini della propria attività.
In situazioni di secolare difficoltà economica, come quella calabrese appunto, appare poi ancora più eclatante il successo di imprese legate in particolare a un settore produttivo abbandonato da tempo.
Un settore, quale l’agricoltura, che in passato era la principale forza trainante dell’intera economia della regione.
Il caso specifico di cui vi parliamo in questo articolo, riguarda l’azienda De Masi Macchine Agricole e Servizi, per la quale noi della Francioso Comunicazione curiamo i servizi pubblicitari e l’immagine aziendale sui social media.

Storia dell’azienda

La De Masi Macchine Agricole e Servizi ha sede nella piana di Gioia Tauro, precisamente a Rizziconi in provincia di Reggio Calabria. Il prossimo anno festeggerà ben 70 anni di attività imprenditoriale.
Una lunga storia aziendale alle spalle dunque, che di sicuro avrà attraversato mille traversie trovandosi questa azienda in un territorio la cui crisi economica è iniziata proprio dall’abbandono della terra.
A parlarci dell’impresa di famiglia è l’imprenditore Michele De Masi, titolare dell’azienda di ramo commerciale di Macchine Agricole, quella prettamente produttiva – ci spiega – è in mano invece al fratello.
L’azienda De Masi fu fondata nel 1954 dal padre Giuseppe, il quale era già attivo nel campo della meccanica e dei mezzi su ruota, dato che si dedicava alla riparazione di ogni tipo di veicolo.
Il suo intuito di lanciarsi nel mondo della vendita specifica di macchine per l’agricoltura è sopraggiunto in seguito, in modo quasi naturale ci dice Michele.
In quegli anni la lavorazione della terra era ancora attività diffusa e redditizia, seppur non proprio come avveniva fino al secolo precedente, quando la Calabria aveva il monopolio del commercio di prodotti agricoli nel Mediterraneo.
Negli anni ’50 comunque aprire una attività di questo tipo non poteva che essere una buona idea. Il problema semmai è sorto dopo, nei decenni avvenire. Quando la società calabrese ha iniziato ad assistere da un lato all’emergere di impieghi nel settore pubblico e dall’altro al continuo e inarrestabile fenomeno dell’immigrazione. Un’immigrazione che avrà un effetto devastante per il mondo agrario, che inerme assisterà al continuo abbandono delle terre.
Ne conviene che attività come quella della De Masi si saranno trovate in una situazione di non poche difficoltà. Tuttavia, chi sa fare l’imprenditore sa bene che per non far fallire la propria impresa, deve tirar fuori nuove idee. Ovvero, deve saper trasformare un periodo di crisi in una grande opportunità.
E così è stato per la famiglia De Masi. 

 

     L’imprenditore Michele De Masi

Gli anni ’70 – ’80

Come ci racconta Michele De Masi, tra il 1975 e il 1980 l’azienda di famiglia si dedica in particolare alla produzione di macchine per la raccolta delle olive, specializzandosi in quelle per la pulitura. In quel periodo infatti, (e in buona parte ancora oggi) la Calabria era costellata di piccoli appezzamenti di uliveti lavorati da singole famiglie.
In poche parole, l’azienda De Masi sceglie di seguire un percorso che si rivelerà vincente.

La situazione attuale

Come in molti sapranno, l’agricoltura è un settore ciclico e di conseguenza le aziende ad essa legate non possono che seguire questa ciclicità. Una ciclicità che, seppur in forma ancora timida, ci porta oggi ad assistere a una sorta di cambio di rotta, con un ritorno alla terra e la nascita di cooperative agricole e piccole aziende.
In questo piccolo slancio produttivo, fa la sua parte l’azienda De Masi, attenta a cambiamenti in vista e pronta a dare risposte alle esigenze degli agricoltori calabresi.
Quest’ultimi – rivela Michele De Masi –  preferiscono utilizzare macchinari e attrezzature varie dal marchio Made in Italy. Tra le più richieste e vendute dalla De Masi ci sono infatti il noto marchio Merlo, tra i più gettonati, ma anche Landini e Carraro e molti altri. L’azienda però non vuole far mancare nulla, e ai clienti offre pure macchinari e attrezzi di produzione straniera come la Still e la XCMG.
La De Masi Macchine Agricole inoltre – ci ha tenuto a evidenziare l’imprenditore  – “ha un alto fatturato annuo e dà lavoro a 30 dipendenti”.
Che dire dunque? Un “ad majora semper” è il caso di augurarlo a questa attività che contribuisce a far cresce l’economia e l’occupazione calabrese. E soprattutto ci suggerisce a quale via tornare per poter ricominciare se si vuole creare un reale sviluppo economico. 


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